Storia di Laura e Giuseppe

    Solo oggi ho scoperto, leggendo Facebook, di essere stata una caregiver. Io e Giuseppe ci siamo conosciuti l'ultimo anno di liceo, un colpo di fulmine che si è trasformato in un amore di otto anni, finito quando la leucemia ci ha separati.
    Il giorno di Natale del 2005 ci hanno detto che era malato e in quel momento ti trovi davanti a un bivio: scappare o restare e lottare. Io ho scelto di restare al suo fianco, sono diventata la sua infermiera, la spalla su cui piangere, anche se non piangeva mai, non si lamentava mai ma ti guardava solo negli occhi, sperando che tu capissi tutto quello che lui non riusciva a dire. La cosa più importante è diventata lui, le sue esigenze e la sua felicità. Tu semplicemente ti metti da parte, giusto o sbagliato che sia. Ma lui non mi ha mai messa da parte... si preoccupava di me, più che di lui. La cosa più difficile è stata vedere il ragazzo forte e sportivo sconfitto da una malattia invisibile, e l’ impotenza di non poterlo evitare. In quel momento ero io quella forte per entrambi. Il cancro non colpisce solo il malato, è un terremoto, devastante nell'epicentro, ma che fa danni anche altrove. Giuseppe, dopo due trapianti, è morto a 26 anni nel maggio 2006. Posso solo dire che sono stata fortunata a essere la sua caregiver.

    Laura

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