Terzo convegno Nazionale AIL - Curare è prendersi cura
BINOMIO AMBIENTE E SALUTE
AIL, a confronto con esperti nel campo della medicina, delle scienze sociali e ambientali, esponenti delle Istituzioni e dell’associazionismo, si è interrogata sulla complessa tematica del rapporto, ormai inscindibile, tra ambiente e salute, con l’obiettivo di conoscere e capire per prevenire e per promuovere azioni di salvaguardia della salute. Richiamare tutti all’impegno etico della prevenzione e della cura per migliorare le condizioni di vita e di salute della popolazione e costruire una società del benessere, promuovendo misure urgenti di sanità pubblica.
In Italia si registrano ogni anno 400.000 nuovi casi di tumori e 180.000 morti premature a causa del cancro. Questo dato non è distribuito sul territorio in modo uniforme e casuale; si registra una concentrazione nei territori soggetti a inquinamento ambientale. Secondo i dati dell’ultimo rapporto EIONET e EEA (2022) aggiornati al 2020, l’Italia con 59.641 decessi prematuri, dopo Francia e Germania, è il paese con il più alto numero di decessi in Europa attribuibili all’inquinamento ambientale.
Nel corso della giornata sono emersi due dati su tutti: dall’ultimo rapporto EIONET e EEA (2022) l’Italia, dopo Francia e Germania, è il paese con il più alto numero di decessi in Europa attribuibili all’inquinamento ambientale, con 59.641 decessi prematuri; il 6° rapporto SENTIERI, Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento promosso dall’Istituto Superiore di Sanità, che fotografa lo stato di salute, l’ospedalizzazione e la mortalità della popolazione presente sul territorio italiano relativamente a 46 siti contaminati di interesse nazionale e regionale, registra 1.409 decessi in età pediatrica-adolescenziale e 999 tra i giovani adulti nei 46 siti analizzati.
"Il tema della correlazione tra impatto ambientale e salute - spiega Franco Locatelli Presidente del consiglio superiore di Sanità - per tutte le patologie ma in particolare per le neoplasie ematologiche, è per le istituzioni di primaria importanza. Ci sono numerosi tavoli aperti sul tema per individuare i rischi e impegnarsi su una possibile prevenzione degli stessi. Il lavoro da fare deve essere rigoroso, per non sottovalutare fattori determinanti o fraintenderne l'importanza. È fondamentale concentrare risorse a livello istituzionale per raccogliere evidenze sul tema e agire in maniera mirata".
I TEMI DEL CONVEGNO
I lavori del Convegno AIL si sono articolati in tre ampie sessioni, una mattutina e due pomeridiane, che hanno affrontato il tema della salute e dell’ambiente da differenti prospettive: la prima dedicata al rischio ambientale, la seconda agli effetti ambientali sulla salute e l’ultima parte dedicata al benessere e alla qualità della vita.
“Da parte di AIL non poteva venir meno l'attenzione all'ambiente proprio a causa delle sue ripercussioni sulla salute. – dichiara Pino Toro, Presidente Nazionale AIL - La crisi ambientale è il risultato anche di un importante aumento di fonti inquinanti sia nell’aria che negli altri ambienti. La disponibilità di dati scientifici e studi relativi alle relazioni tra inquinamento ambientale e salute a livello nazionale e internazionale dovrebbero condurre a urgenti azioni e normative politiche in materia di regolamentazione della tutela ambientale, sicurezza alimentare, tutela sanitaria e all’immissione di sostanze tossiche sull’ambiente e nel cibo. – continua il Presidente AIL - La normativa europea in materia ambientale è probabilmente la più avanzata al mondo e dovrebbe essere recepita dall’Italia più celermente ai fini di una maggior tutela del diritto alla salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e all’Ambiente. Sul piano della salute, infatti, non è sufficiente agire sull’aspetto della cura dei tumori, ma è necessario intervenire sui fattori di rischio, ovvero sulla prevenzione e sulla tutela della salute, quale strumento per costruire società e comunità che siano in salute”.
Il Convegno analizza quindi le possibili cause responsabili della crescente mortalità da tumori in Italia, una tendenza che negli ultimi decenni ha iniziato a crescere anche a livello globale. I tumori sono, infatti, la seconda causa di morte al mondo, con l’Italia che in Europa risulta essere tra i paesi con il maggior numero di morti premature attribuibili all’inquinamento, in particolare a quello atmosferico e da esposizione a campi elettromagnetici. Un numero che trova una forte correlazione, come ben si evince dal 6° Rapporto SENTIERI, con i 46 siti contaminati collocati in diverse parti del Paese, dal bacino padano alle zone dell’entroterra del centro e sud d’Italia.
Negli ultimi anni ci sono state numerose evidenze scientifiche che hanno messo in luce la forte correlazione tra fattori ambientali e salute umana e non umana, come quella di animali e piante, che contribuisce ad accrescere l’impatto sulla mortalità e la morbilità; un tema che AIL con questo Convegno ha voluto portare al centro del dibattito tra Associazioni e con le Istituzioni, per tirarlo fuori dalla marginalità a cui spesso, purtroppo, è ancora relegato nel dibattito pubblico del nostro Paese. AIL intende rafforzare il dibattito sul tema della salute anche sul piano istituzionale, incoraggiando l’adozione di opportune strategie per la tutela della salute e degli ecosistemi, in base ai principi e ai diritti contenuti negli articoli 9 e 32 della nostra Carta costituzionale.
Il titolo del Convegno Nazionale AIL “Curare è prendersi cura” vuole, infatti, sottolineare la necessità di avere punti di vista plurali e intersettoriali funzionali all’adozione di approcci complessi, guardando alla cura come approccio proattivo costituito dal prendersi cura per migliorare le condizioni e la qualità della vita dei cittadini, senza ridurla alla sola ed essenziale cura medica.