Tumori del sangue: ecco perché è importante sostenere la ricerca
La prognosi dei tumori del sangue ha registrato nel tempo un grande miglioramento. Gli importanti progressi della Ricerca Scientifica e le terapie sempre più mirate ed efficaci, stanno rendendo queste patologie sempre più curabili e spesso guaribili.
Cosa sono I tumori del sangue
Esistono decine di sottotipi diversi di neoplasie ematologiche appartenenti a tre grandi macro-gruppi:
Leucemie
Linfomi
Mielomi
Conoscere le malattie è il primo passo per combatterle, vediamo le differenze tra queste patologie
Leucemia
Le Leucemie sono tumori del sangue causati dalla proliferazione incontrollata di cellule staminali cioè cellule immature che una volta sviluppate daranno poi vita a globuli bianchi, rossi e piastrine. Può accadere che una delle cellule staminali interrompa precocemente il suo processo di maturazione o che acquisisca la capacità di replicarsi senza limite diventando resistente ai meccanismi di morte cellulare programmata. Se questo avviene i cloni, copie identiche della cellula originale, invaderanno rapidamente non solo il sangue ma anche i linfonodi, milza e fegato. Così ha origine la malattia.
Le leucemie si distinguono in acute, a progressione veloce, e croniche a progressione più lenta. Distinguiamo inoltre:
Leucemie mieloidi, forme che coinvolgono le cellule mieloidi da cui si sviluppano parte dei globuli bianchi, rossi e le piastrine.
Leucemie linfoidi, forme che originano dalle cellule linfoidi da cui si sviluppano i linfociti.
Secondo i dati epidemiologici raccolti nella pubblicazione I numeri del cancro 2022, in Italia vengono diagnosticati in totale ogni anno circa 9600 nuovi casi di leucemia, con una percentuale di sopravvivenza dei pazienti del 48% a 5 anni dalla diagnosi.
Linfomi
I linfomi sono tumori causati dalla proliferazione incontrollata di un particolare tipo di globulo bianco: il linfocita. Il linfocita è una cellula essenziale per il nostro sistema immunitario che contribuisce a mantenerci al sicuro da agenti esterni. Per ragioni genetiche i linfociti possono acquisire la capacità di replicarsi in modo incontrollato. Questo permette loro di invadere ed accumularsi nei linfonodi o in altri organi generando così il Linfoma. I linfomi possono essere suddivisi in due grandi gruppi:
Linfoma di Hodgkin, dovuta alla trasformazione dei linfociti B
Linfoma non Hodgkin, in cui possono essere coinvolti entrambe le tipologie di linfociti (B e T)
Dagli dati rilevati, in Italia sono diagnosticati circa 2150 nuovi casi l’anno di Linfoma di Hodgkin. Dalle ricerche è emerso un miglioramento significativo del tasso di sopravvivenza a 5 anni dei pazienti che supera l’80%. Le indagini sul Linfoma non Hodgkin, invece, evidenziano oltre 14.00 nuovi casi ogni anno e un tasso di sopravvivenza a 5 anni del del 70%.
Mieloma
Il mieloma è caratterizzato dall'alterazione di particolari cellule del sistema immunitario: le plasmacellule. Le plasmacellule sono localizzate nel midollo osseo e producono gli anticorpi. In condizioni normali ogni plasmacellula produce un anticorpo leggermente differente dagli altri e questo consente al nostro sistema immunitario di ampliare la sua capacità di risposta verso gli agenti esterni. Nel Mieloma, invece, interviene una trasformazione che fa sì che la plasmacellula cominci a replicarsi in modo non controllato, generando cloni di sé stessa e producendo numerose copie dello stesso anticorpo.
In Italia, dai dati SIE, sono stati diagnosticati oltre 5000 nuovi casi. La patologia colpisce maggiormente la fascia di età più avanzata. Dalle rilevazioni emerge un tasso di sopravvivenza a 5 anni del 42%.
Perché è importante sostenere la ricerca sui tumori del sangue?
Dal 1969 - anno di nascita dei primi Reparti di Ematologia negli Istituti Universitari di Medicina Interna e delle prime Divisioni di Ematologia in grandi strutture ospedaliere - ad oggi, si sono registrati grandi progressi nella lotta ai tumori del sangue.
Quello che 50 anni fa non era immaginabile oggi è realtà, grazie alla ricerca scientifica sostenuta anche da AIL. Gli ultimi dieci anni hanno segnato un punto di svolta fondamentale sul piano della sopravvivenza: la vita si è allungata sensibilmente e la possibilità di sopravvivere e guarire è sempre più alta.
AIL investe ogni anno oltre 5 milioni e mezzo di euro in ricerca sul tumore del sangue, di questi 3.267.000 circa provengono dalle donazioni 5x1000, uno strumento importantissimo per supportare studi innovativi, borse di studio e sostenere professionisti del settore in tutta Italia.
AIL ogni anno:
sostiene studi innovativi finalizzati alla comprensione dei meccanismi dei tumori del sangue, per consentire una diagnosi precoce, una gestione clinica dei pazienti all’avanguardia e prospettare nuove terapie efficaci;
eroga assegni di ricerca e borse di studio per ricercatori;
Supporta laboratori di ricerca clinica e sperimentale in tutta Italia;
copre costi del personale sanitario e per il lavoro dei data manager dove necessario;
finanzia le attività svolte dal GIMEMA(Gruppo Italiano Malattie EMatologiche dell’Adulto) che opera per identificare e divulgare i migliori standard diagnostici e terapeutici per le malattie ematologiche e dai Centri di Ematologia sul territorio.
Eppure c’è ancora tanto da fare.
Per far sì che le speranze di disporre di terapie efficaci per le persone colpite da tumori del sangue siano sempre più concrete abbiamo bisogno di te.
Dona il tuo 5 x 1000 ad AIL e contribuisci anche tu a sostenere la ricerca ematologica in Italia.
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