La paura e la speranza
Sono Monica ho 52 anni e amo la vita. Questa storia inizia nel 2023 con una diagnosi di Linfoma. I primi giorni ero devastata, ho pianto tutte le mie lacrime e accettato tutte le mie paure. E poi ho iniziato a guardare avanti. Le chemio in un primo momento hanno funzionato e il tumore regrediva. Poi la malattia è tornata e ha cambiato addirittura nome: da Linfoma follicolare a grandi cellule B. Ho di nuovo paura ma non ho alternative. Ma coltivo anche la speranza, tanta, perché grazie alla ricerca più passeranno gli anni e più le possibilità di guarigione aumenteranno, per me e per tutte le anime che ci saranno dopo di me.
Sono Monica ho 52 anni e amo la vita. Amo mio marito, i miei figli, il mio cane, il mio lavoro e fare colazione al sole ogni mattina. Nel Giugno del 2023, così all’improvviso, la mia vita si ferma di colpo, un giorno qualunque, in una splendida serata di inizio estate. Sento la pancia dura, troppo dura, percepisco una massa nell’addome che non mi convince, mi sento strana e ho un brutto presentimento. Il mattino seguente sono nello studio del mio medico, un uomo eccezionale che ad oggi continua a seguirmi passo passo nel mio cammino, fosse solo per una parola d’incoraggiamento. E Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno costantemente.
Ci ha a messo 3 minuti a capire di cosa si trattasse, gli è bastato poggiare l’ecografo sul mio addome. Agglomerato di linfonodi, una massa grande, vai subito in pronto soccorso. Solo 4 ore dopo avevo la prima diagnosi: LINFOMA, ora bisognava conoscere nome e cognome. Mi ricoverano, Iniziano gli esami, ecografia, tac, pet, biopsia…I primi giorni sono devastata, ho pianto tutte le lacrime che avevo, la mattina era il momento peggiore, dovevo resettare la mia vecchia vita e proiettarmi in una nuova dimensione fatta di paura e tante incognite.
Un giorno sono finite le lacrime, mi guardo indietro e mi dico, e ora? Ho pianto, mi sono disperata ma ora? Cos’è cambiato? Nulla, assolutamente nulla, le lacrime non avrebbero aiutato la mia guarigione. Cosa mi avrebbe aiutato allora? La fiducia nei medici, nelle cure, e nel fatto che nessuno, neanche un tumore, mi avrebbe allontanato dalle cose che amo. E allora forza e coraggio iniziamo a lottare per loro. Solo 20 giorni dopo arriva la sua carta d’identità: Linfoma follicolare IV stadio, non si trattava solo dell’addome ero piena ovunque. Faccio 5 cicli, di chemio, sembra andare tutto bene, la massa passa da 15 cm a 3 cm ma gli imprevisti sono dietro l’angolo. Il mio addome si gonfia di nuovo, mi fanno una PET, in giro non c’è più nulla, sono felice.
La chemio ha funzionato ma un nuovo linfonodo è cresciuto nuovamente nell’addome e una nuova biopsia mostra una trasformazione del mio tumore, cambia nome, da follicolare oggi si chiama Grandi cellule B. Ho pianto? Certo che ho pianto, ma di rabbia, ero incazzata nera. All’inizio è stata dura, mi sentivo persa, ci sentivamo persi, con mio marito per superare i primi giorni ci affidiamo ad una psicologa, abbiamo fatto qualche seduta, ma ci torneremo sicuramente. Oggi sono ancora qui, sono al secondo ciclo della nuova terapia, mi sono caduti i capelli, sono sicuramente un po’ gonfia e meno bella di prima, ma non ho perso il mio sorriso.
Come ho letto un giorno sui social, non è vero che non ho paura ma non ho alternative. Però, aggiungo io, ho speranza , tanta, e grazie alla ricerca più passeranno gli anni e più le speranze di guarigione aumenteranno sempre di più , per me e per tutte le anime che ci saranno dopo di me. Non ho dubbi, questa guerra la vinco io ☀️
Storie di combattenti
I vostri commenti (5)
Cara…ti ho letta tutto di un fiato e ti abbraccio con tutta ne stessa. La stessa diagnosi di linfoma follicolare l’ho avuta a marzo 2024. Avevo la milza con dentro una massa che era più della metà. Linfoma follicolare e stadiazione. Ha preso anche il midollo. Le tac erano negative ma poi la pet di Ottobre ha diagnosticato infiltrato massivo midollare negli organi emopoietici. Il 13 metterò il PICC e il 15 cominciamo una chemio più immunosuppressive. Ne avrò per 8 mesi con in mezzo tutto quello che già sai. Ho paura anche io come te e se non la estimo saremmo dei robot. Ma abbiamo un cuore che pulsa di speranza. La stessa tua e la stessa mia. Ti abbraccio e ti auguro ogni bene. Coraggio a noi
Le auguro con tutto il cuore...cara signora...di guarire totalmente e tornare alla sua vita normale...mio marito è coetaneo suo...da pochi mesi abbiamo intrapreso questa strada... Diagnosi: linfoma di Hodgking...siamo al secondo ciclo...speriamo anche noi...di uscirne vittoriosi!!! Buona vita...con tutto il mio cuore ..a voi ..