Come sono state scoperte le CAR-T

La rivoluzione portata dalle terapie CAR-T copre oltre 50 anni di ricerca: dalle prime evidenze scientifiche degli anni Settanta sul ruolo e la capacità del sistema immunitario di aggredire le cellule tumorali fino all’approvazione nel 2017 e nel 2018 dei primi trattamenti a base di cellule CAR-T contro leucemie e linfomi.

Dalle scoperte di Pasteur alla doppia elica del DNA
Insulina, primo farmaco biotecnologico
Il Progetto Genoma Umano
Il trapianto di midollo, prima terapia cellulare in ematologia
Scopri di più

Dalle scoperte di Pasteur alla doppia elica del DNA

In realtà, la storia delle biotecnologie ha origine a fine ‘800 – inizio ‘900, quando Pasteur comprende e descrive eventi usuali, ma fino ad allora misteriosi, quali la preparazione della birra o la fermentazione del latte, individuando i microrganismi responsabili di tali trasformazioni. Ma l’evento rivoluzionario, che valse il premio Nobel nel 1953 agli scienziati Watson e Crick (grazie agli studi di Rosalind Franklin), fu la descrizione della struttura a doppia elica del DNA, nonché la comprensione del codice genetico e delle sue potenzialità. Grazie a queste scoperte, si cominciò ad intuire la possibilità di manipolare e modificare il genoma, anche inserendo pezzi di DNA ricombinante in organismi ospiti.

Insulina, primo farmaco biotecnologico

Nel febbraio 1975, 140 tra biologi, medici e avvocati si riunirono ad Asilomar State Beach negli Stati Uniti e stilarono le prime Linee Guida per garantire la sicurezza della tecnologia del DNA ricombinante. Fu quello l’inizio di una rivoluzione, che portò nel 1982 all’ottenimento e approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) del primo farmaco biotecnologico, l’insulina, ottenuto ingegnerizzando DNA ricombinante in un sistema vivente batterico.

Il Progetto Genoma Umano

Nel 1990 ebbe inizio presso il National Institute of Health degli Stati Uniti il Progetto Genoma Umano che aveva l’obiettivo di codificare e mappare l’intero genoma umano. La prima bozza fu pubblicata nel 2000 e, grazie allo sviluppo delle metodiche di biologia molecolare e al sequenziamento del codice genetico, si capì che alla base di molte malattie vi erano proprio alterazioni di specifici geni: si fa strada il concetto di terapia genica, che attraverso la “costruzione” di pezzi di DNA modificato, poteva supplire al malfunzionamento dei geni malati.

Il trapianto di midollo, prima terapia cellulare in ematologia

La prima terapia genica risale al 1990, ma già dagli anni Cinquanta scienziati e ricercatori cominciano ad escogitare strategie per ingegnerizzare cellule e tessuti. Negli stessi anni nasce la terapia cellulare proprio in ambito ematologico, con il primo trapianto di midollo osseo con cellule staminali del sangue (ematopoietiche) eseguito nel 1957 su pazienti con leucemia.

In generale, si può affermare che il ‘900 è stato un secolo di importanti scoperte che, dal 2000 in poi, grazie anche ai continui avanzamenti tecnologici che tutt’ora contribuiscono ad una maggiore conoscenza dei sistemi e processi biologici, ha portato all’inserimento in ambito terapeutico di trattamenti sempre più innovativi e mirati, come le CAR-T.

Scopri di più

CAR-T Il futuro è già qui

Aggiornare uno scenario in continua evoluzione e migliorare la conoscenza, l’accesso e la gestione  dei trattamenti, con uno sguardo alle esperienze cliniche maturate, ai successi dei pazienti trattati e ai futuri ambiti di applicazione: riparte CAR-T – Il futuro è già qui, campagna itinerante e online promossa da AIL.  

Come funzionano le CAR-T

Il meccanismo d’azione delle CAR-T si basa su un concetto semplice e rivoluzionario al tempo stesso: combattere i tumori “armando” il sistema immunitario del paziente in modo da indurre una potente risposta immunitaria capace di riconoscere ed eliminare le cellule tumorali.

Specifiche cellule immunitarie, i linfociti T, vengono prelevate dal sangue del paziente, modificate geneticamente e coltivate in laboratorio per essere poi reinfuse nel paziente stesso, pronte per attivare la risposta del sistema immunitario contro il tumore. La tecnologia CAR-T è stata sviluppata in diversi centri accademici degli Stati Uniti. Il primo trattamento con queste cellule è stato eseguito nel 2012 negli Stati Uniti presso l’Università della Pennsylvania, in una bambina di 7 anni con Leucemia Acuta Linfoblastica divenuta resistente ai trattamenti chemioterapici convenzionali.

Patologie trattate

Le CAR-T rappresentano un’opzione terapeutica in quei pazienti nei quali le precedenti strategie terapeutiche standard (chemioterapia e trapianto di cellule staminali emopoietiche) hanno fallito.

Sicurezza e criticità

L’utilizzo delle terapie CAR-T è associato al rischio di eventi avversi anche gravi che devono essere attentamente monitorati.

Le prossime sfide

Le Terapie CAR-T sono in continua evoluzione, e con AIL l'obiettivo è di andare avanti verso le prossime sfide

Accesso alle CAR-T

In questa pagina vogliamo racchiudere tutte le informazioni utili all'utente: dove vengono somministrate, per quali pazienti sono indicate e la lista dei centri autorizzati per le terapie CAR-T

CAR-T - Il futuro è già qui

“CAR-T - Il futuro è già qui” è una campagna itinerante e online promossa da AIL con l’obiettivo di offrire percorsi informativi su questa innovazione e favorire il confronto tra pazienti, specialisti e Istituzioni. L’impiego delle cellule CAR-T rappresenta un paradigma ormai consolidato nel trattamento delle malattie oncologiche. Quali sono gli effettivi benefici delle CAR-T? Quali forme di tumore possono curare? Quali sono i pazienti che possono beneficiarne? Dove vengono somministrate? Come vengono gestiti gli effetti collaterali? A queste e ad altre domande vuole rispondere la campagna promossa da AIL, che invita pazienti, familiari, medici e Istituzioni a partecipare a questo viaggio nelle nuove prospettive della lotta ai tumori.

Eventi territoriali

La campagna "CAR-T: destinazione futuro" è in viaggio lungo l'Italia con incontri aperti al pubblico che hanno come focus lo stato dell'arte sulla terapia CAR-T, le criticità nella Regione, le aspettative e le domande dei pazienti