Sicurezza e criticità

L’utilizzo delle terapie CAR-T è associato al rischio di eventi avversi anche gravi che devono essere attentamente monitorati.

Indice degli argomenti

Generale
Sindrome da rilascio di citochine (Cytokine release Syndrome, CRS)
Tossicità neurologica
Aplasia di linfociti B e ipo-gammaglobulinemia
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Generale

Le terapie CAR-T rispetto alle terapie convenzionali permettono di ottenere remissioni complete anche in fase di malattia molto avanzata.

Negli studi clinici valutati ai fini dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) della terapia CAR-T per la Leucemia Linfoblastica Acuta a cellule B refrattaria, in recidiva post-trapianto o in seconda o ulteriore recidiva, l’81% dei pazienti ha ottenuto una remissione completa della leucemia.

Per il trattamento del Linfoma diffuso a grandi cellule B e del Linfoma primitivo del mediastino a cellule B dopo fallimento di due o più linee di terapia sistemica, negli studi clinici si è osservato che il 40-47% dei pazienti che ha ricevuto la terapia CAR-T ha ottenuto una remissione completa del Linfoma.

Tuttavia, molto resta ancora da capire e da studiare rispetto alla sicurezza e all’efficacia di queste cure il cui utilizzo è associato al rischio di eventi talvolta gravi, quali:

·       sindrome da rilascio di citochine;

·       tossicità neurologica;

·       Aplasia di linfociti B e ipo-gammaglobulinemia

 

Sindrome da rilascio di citochine (Cytokine release Syndrome, CRS)

È uno degli effetti collaterali più problematici associati alle terapie CAR-T. è caratterizzata da una reazione infiammatoria sistemica incontrollata, una vera e propria tempesta di citochine scatenata dall’attivazione e reclutamento dei linfociti T che liberano le molecole dell’infiammazione, in particolare l’interleuchina 6 (IL-6) e l’interleuchina 1 (IL-1). La CRS colpisce tra il 58% e il 93% dei pazienti sottoposti a terapia CAR-T e, generalmente, insorge alcuni giorni dopo la reinfusione del prodotto medicinale e si risolve in circa una decina di giorni o più. I sintomi sono febbre associata ad abbassamento della pressione arteriosa, brividi, riduzione dell’ossigeno nel sangue. Può verificarsi anche una riduzione del numero dei globuli bianchi e dei neutrofili nel sangue, con il conseguente aumentato rischio di infezioni che il paziente trattato con CAR-T può contrarre.

Il trattamento della CRS prevede, a seconda dei sintomi, terapia di supporto fino all’utilizzo di tocilizumab, un inibitore selettivo del recettore dell’interleuchina 6, associato o meno a corticosteroidi.

Tossicità neurologica

La tossicità neurologica (Immune Cell–Associated Neurologic Syndrome, ICANS) si osserva in una percentuale variabile dal 21% al 64% dei pazienti. Gli eventi neurologici si presentano entro le 8 settimane successive alla somministrazione dei linfociti CAR-T, la durata media è di 14 giorni. La sintomatologia comprende agitazione e disorientamento, l’incapacità di esprimersi e di capire informazioni scritte (afasia espressiva), tremori, deliri fino ad un’alterazione dello stato di coscienza con encefalopatia ed edema cerebrale.

A seconda dei sintomi, il trattamento della neurotossicità include corticosteroidi ad alte dosi e terapia di supporto alla sintomatologia; nei casi più severi refrattari agli steroidi, si utilizzano gli anticorpi monoclonali che inibiscono le citochine infiammatorie.

Aplasia di linfociti B e ipo-gammaglobulinemia

L’utilizzo delle CAR-T e il loro funzionamento comporta, insieme alla distruzione delle cellule tumorali, anche la riduzione o la distruzione dei linfociti B. Questi tipo di linfociti è responsabile della produzione degli anticorpi (immunoglobuline) nel nostro organismo, di conseguenza avviene una riduzione del livello di anticorpi nel sangue, un effetto collaterale che si riscontra nel 14-47% dei pazienti trattati.

L’aplasia può manifestarsi dopo 1-3 mesi dalla somministrazione delle CAR-T, ed è espressione della persistenza del prodotto medicinale in circolo e della sua efficacia. Viene trattata con periodiche infusioni di immunoglobuline umane, o IgG (anticorpi).

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CAR-T Il futuro è già qui

Aggiornare uno scenario in continua evoluzione e migliorare la conoscenza, l’accesso e la gestione  dei trattamenti, con uno sguardo alle esperienze cliniche maturate, ai successi dei pazienti trattati e ai futuri ambiti di applicazione: riparte CAR-T – Il futuro è già qui, campagna itinerante e online promossa da AIL.  

Come funzionano le CAR-T

Il meccanismo d’azione delle CAR-T si basa su un concetto semplice e rivoluzionario al tempo stesso: combattere i tumori “armando” il sistema immunitario del paziente in modo da indurre una potente risposta immunitaria capace di riconoscere ed eliminare le cellule tumorali.

Specifiche cellule immunitarie, i linfociti T, vengono prelevate dal sangue del paziente, modificate geneticamente e coltivate in laboratorio per essere poi reinfuse nel paziente stesso, pronte per attivare la risposta del sistema immunitario contro il tumore. La tecnologia CAR-T è stata sviluppata in diversi centri accademici degli Stati Uniti. Il primo trattamento con queste cellule è stato eseguito nel 2012 negli Stati Uniti presso l’Università della Pennsylvania, in una bambina di 7 anni con Leucemia Acuta Linfoblastica divenuta resistente ai trattamenti chemioterapici convenzionali.

Come sono state scoperte le CAR-T

La rivoluzione portata dalle terapie CAR-T copre oltre 50 anni di ricerca: dalle prime evidenze scientifiche degli anni Settanta sul ruolo e la capacità del sistema immunitario di aggredire le cellule tumorali fino all’approvazione nel 2017 e nel 2018 dei primi trattamenti a base di cellule CAR-T contro leucemie e linfomi.

Patologie trattate

Le CAR-T rappresentano un’opzione terapeutica in quei pazienti nei quali le precedenti strategie terapeutiche standard (chemioterapia e trapianto di cellule staminali emopoietiche) hanno fallito.

Accesso alle CAR-T

In questa pagina vogliamo racchiudere tutte le informazioni utili all'utente: dove vengono somministrate, per quali pazienti sono indicate e la lista dei centri autorizzati per le terapie CAR-T

CAR-T - Il futuro è già qui

“CAR-T - Il futuro è già qui” è una campagna itinerante e online promossa da AIL con l’obiettivo di offrire percorsi informativi su questa innovazione e favorire il confronto tra pazienti, specialisti e Istituzioni. L’impiego delle cellule CAR-T rappresenta un paradigma ormai consolidato nel trattamento delle malattie oncologiche. Quali sono gli effettivi benefici delle CAR-T? Quali forme di tumore possono curare? Quali sono i pazienti che possono beneficiarne? Dove vengono somministrate? Come vengono gestiti gli effetti collaterali? A queste e ad altre domande vuole rispondere la campagna promossa da AIL, che invita pazienti, familiari, medici e Istituzioni a partecipare a questo viaggio nelle nuove prospettive della lotta ai tumori.

Le prossime sfide

Le Terapie CAR-T sono in continua evoluzione, e con AIL l'obiettivo è di andare avanti verso le prossime sfide