Le prossime sfide

Le Terapie CAR-T sono in continua evoluzione, e con AIL l'obiettivo è di andare avanti verso le prossime sfide

I costi delle CAR-T
Migliorare profilo sicurezza
Estendere le indicazioni terapeutiche
Aumentare la portata degli studi clinici
Assicurare accesso e sostenibilità
Il sistema “payment at results”
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I costi delle CAR-T

Le terapie CAR-T sono estremamente costose. Per le prime terapie che hanno ricevuto l’autorizzazione al commercio da EMA, l’AIFA ha inizialmente negoziato un modello di rimborso secondo la modalità del Risk sharing conosciuto con il nome di “payment at result”. Tale modello di rimborso è stato approvato in corrispondenza dell’apertura dei registri di monitoraggio rispettivamente di Tisa-cel e Axi-cel. Secondo tale modello, il SSN è tenuto a pagare il farmaco solo se ne veniva dimostrata l’efficacia terapeutica secondo condizioni negoziali. Il pagamento veniva suddiviso in tranche, che nel caso di Tisa-cel partivano dall’infusione e seguivano a 6 e 12 mesi di distanza, mentre per quanto riguarda Axi-cel, le tranche erano fissate a 6, 9 e 12 mesi di distanza dall’infusione. Questo meccanismo di rimborso implicava che il SSN potesse remunerare completamente soltanto i pazienti che effettivamente traevano beneficio dal trattamento, in caso contrario il farmaco erogato era a carico dell’azienda farmaceutica. Il precedente meccanismo di rimborso (risalente al 2019) – a partire da dicembre 2022 per Axi-cel e da agosto 2023 per Tisa-cel – è stato semplificato a favore di uno sconto obbligatorio sul prezzo ex factory da praticarsi alle strutture del SSN (pubbliche e private accreditate). I nuovi prezzi di cessione, inferiori ai precedenti, incorporano i benefici che potevano derivare dal meccanismo di payment at result grazie alle confermate evidenze cliniche emerse dall’analisi dei dati di efficacia e sicurezza presenti nei registri di monitoraggio. Inoltre, la cessione dei lotti fuori specifica (OOS) rimane a titolo gratuito.

Estendere le indicazioni terapeutiche

La sfida più importante è ottimizzare il processo produttivo al fine di ottenere la massima sicurezza delle terapie CAR-T, legate ancora ad un rischio elevato di reazioni infiammatorie violente, come la sindrome da rilascio di citochine. In tal senso, gli sforzi della ricerca sono concentrati a identificare molecole capaci di spegnere la risposta immunitaria quando non è più necessaria, i cosiddetti “freni” del sistema immunitario, che agiscono a tutti i livelli dell’organismo con molteplici e complessi meccanismi.

Aumentare la portata degli studi clinici

I ricercatori sono impegnati a potenziare e rendere più sicure queste terapie in maniera tale che con il tempo si potranno applicare ad un numero sempre maggiore di patologie, inclusi i tumori solidi. 

In Italia sono attive 11 sperimentazioni con CAR-T su neoplasie ematologiche come Mieloma Multiplo, Leucemia mieloide acuta e cronica, Linfomi.

Inoltre, sono in corso numerose sperimentazioni e studi promettenti su diversi tipi di tumore solido, condotti utilizzando cellule del sistema immunitario diverse dai linfociti T come per esempio le cellule Natural Killer (NK), il CAR-NK, le CIK (Cytokine – Induced Killer) , il CAR-CIK e i macrofagi, questi ultimi, capaci di fagocitare i nemici estranei all’organismo che, dopo essere stati ingegnerizzati, acquisirebbero la capacità di riconoscere le cellule maligne e distruggerle.

Assicurare accesso e sostenibilità

La sfida più importante che le Autorità regolatorie si trovano a dover affrontare è quella di trovare sufficienti prove sulla sicurezza di queste terapie, e capire se i percorsi di valutazione della sicurezza pensati per i farmaci classici di sintesi chimica possano essere adeguati per le CAR-T o se invece vadano studiati percorsi di valutazione ad hoc. L’esiguità della casistica di popolazione che beneficia attualmente delle CAR-T comporta una limitata disponibilità di numeri, dati e informazioni relativi proprio alla sicurezza e all’efficacia legati alla ristrettezza dei campioni studiati. Per questo motivo, l’ampliamento dell’utilizzo dei CAR-T ad un numero più ampio di pazienti permetterebbe di valutarne in maniera idonea la loro efficacia, consentendo in un prossimo futuro ad una più ampia scelta di trattamento.

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CAR-T Il futuro è già qui

Aggiornare uno scenario in continua evoluzione e migliorare la conoscenza, l’accesso e la gestione  dei trattamenti, con uno sguardo alle esperienze cliniche maturate, ai successi dei pazienti trattati e ai futuri ambiti di applicazione: riparte CAR-T – Il futuro è già qui, campagna itinerante e online promossa da AIL.  

Come sono state scoperte le CAR-T

La rivoluzione portata dalle terapie CAR-T copre oltre 50 anni di ricerca: dalle prime evidenze scientifiche degli anni Settanta sul ruolo e la capacità del sistema immunitario di aggredire le cellule tumorali fino all’approvazione nel 2017 e nel 2018 dei primi trattamenti a base di cellule CAR-T contro leucemie e linfomi.

Come funzionano le CAR-T

Il meccanismo d’azione delle CAR-T si basa su un concetto semplice e rivoluzionario al tempo stesso: combattere i tumori “armando” il sistema immunitario del paziente in modo da indurre una potente risposta immunitaria capace di riconoscere ed eliminare le cellule tumorali.

Specifiche cellule immunitarie, i linfociti T, vengono prelevate dal sangue del paziente, modificate geneticamente e coltivate in laboratorio per essere poi reinfuse nel paziente stesso, pronte per attivare la risposta del sistema immunitario contro il tumore. La tecnologia CAR-T è stata sviluppata in diversi centri accademici degli Stati Uniti. Il primo trattamento con queste cellule è stato eseguito nel 2012 negli Stati Uniti presso l’Università della Pennsylvania, in una bambina di 7 anni con Leucemia Acuta Linfoblastica divenuta resistente ai trattamenti chemioterapici convenzionali.

Patologie trattate

Le CAR-T rappresentano un’opzione terapeutica in quei pazienti nei quali le precedenti strategie terapeutiche standard (chemioterapia e trapianto di cellule staminali emopoietiche) hanno fallito.

Sicurezza e criticità

L’utilizzo delle terapie CAR-T è associato al rischio di eventi avversi anche gravi che devono essere attentamente monitorati.

Accesso alle CAR-T

In questa pagina vogliamo racchiudere tutte le informazioni utili all'utente: dove vengono somministrate, per quali pazienti sono indicate e la lista dei centri autorizzati per le terapie CAR-T

CAR-T - Il futuro è già qui

“CAR-T - Il futuro è già qui” è una campagna itinerante e online promossa da AIL con l’obiettivo di offrire percorsi informativi su questa innovazione e favorire il confronto tra pazienti, specialisti e Istituzioni. L’impiego delle cellule CAR-T rappresenta un paradigma ormai consolidato nel trattamento delle malattie oncologiche. Quali sono gli effettivi benefici delle CAR-T? Quali forme di tumore possono curare? Quali sono i pazienti che possono beneficiarne? Dove vengono somministrate? Come vengono gestiti gli effetti collaterali? A queste e ad altre domande vuole rispondere la campagna promossa da AIL, che invita pazienti, familiari, medici e Istituzioni a partecipare a questo viaggio nelle nuove prospettive della lotta ai tumori.

Eventi territoriali

La campagna "CAR-T: destinazione futuro" è in viaggio lungo l'Italia con incontri aperti al pubblico che hanno come focus lo stato dell'arte sulla terapia CAR-T, le criticità nella Regione, le aspettative e le domande dei pazienti